Importanza del dosaggio di ROM e PAT nella valutazione della low-grade inflammation
Il tema dei ROM (Reactive Oxygen Metabolites) e dei PAT (Plasma Antioxidant Test) è centrale nella valutazione dello stato ossidativo e infiammatorio cronico di basso grado (“low inflammation”).
La low-grade inflammation (LGI), o infiammazione cronica di basso grado, è una condizione subclinica caratterizzata da un’attivazione persistente e sistemica del sistema immunitario, spesso correlata a insulino-resistenza,
stress ossidativo e disfunzione mitocondriale.
Tale stato infiammatorio silente rappresenta un fattore patogenetico comune a numerose condizioni cronico-degenerative, tra cui sindrome metabolica, aterosclerosi, diabete mellito di tipo 2, obesità viscerale e malattie neuroinfiammatorie.
Ruolo dello stress ossidativo nella low inflammation
Nel contesto della LGI, la produzione eccessiva di specie reattive dell’ossigeno (ROS) e la ridotta capacità antiossidante endogena determinano uno squilibrio redox responsabile dell’attivazione di pathways pro-infiammatori
(NF-κB, MAPK) e del danno ossidativo a lipidi, proteine e DNA.
Per una valutazione clinica integrata dello stato ossidativo è pertanto indicato il dosaggio combinato di ROM (Reactive Oxygen Metabolites) e PAT (Plasma Antioxidant Test).
Significato clinico dei test
- ROM test (Reactive Oxygen Metabolites): misura indiretta della produzione di radicali liberi attraverso la quantificazione di idroperossidi plasmatici. Valori aumentati indicano uno stato di stress ossidativo attivo e una possibile attivazione infiammatoria di basso grado.
- PAT test (Plasma Antioxidant Test): determina la capacità antiossidante totale del plasma, valutando la rapidità e l’efficienza dei sistemi redox endogeni nel neutralizzare i radicali ossidanti.
L’analisi combinata dei due parametri consente di definire il bilancio ossidativo-infiammatorio del soggetto:

Applicazioni cliniche
Il monitoraggio dei parametri ROM e PAT risulta utile per:
- Identificare precocemente stati di infiammazione silente e stress ossidativo;
- Valutare la risposta a interventi terapeutici o nutrizionali mirati al riequilibrio redox;
- Personalizzare strategie di prevenzione metabolica e anti-aging;
- Supportare la diagnosi differenziale in pazienti con condizioni infiammatorie croniche a bassa intensità.

Conclusioni
Il dosaggio integrato di ROM e PAT rappresenta un biomarker funzionale di grande utilità nella valutazione dello stato ossidativo e infiammatorio sistemico.
La loro interpretazione contestualizzata al quadro clinico del paziente consente una diagnosi precoce e un follow-up oggettivo degli interventi volti al ripristino dell’equilibrio redox e al controllo della
low-grade inflammation.